Carolina dei delitti
Torino, 1911. A tre giorni dall'inizio dell'Esposizione Universale che sta attirando sulla città le attenzioni del mondo intero, Carolina Invernizio, la scrittrice italiana più amata dal pubblico e disprezzata dai critici, lavora al suo nuovo romanzo e non smette di cercare ispirazione nelle più efferate notizie di cronaca nera. Una su tutte cattura la sua attenzione: Emilio Salgari – quel Salgari, il creatore di Sandokan e del Corsaro Nero – è stato trovato morto in un bosco, sulla cima di una collina. Si è ucciso a colpi di rasoio, dicono i giornali, e lo dice anche la polizia: caso chiuso prima ancora di essere aperto. Del resto, i festeggiamenti per i cinquant'anni del Regno non devono essere oscurati. Ma per Carolina un fattaccio di sangue è più irresistibile di un cappello all'ultima moda. Così, approfittando del fatto che in città tutti la conoscono non come la celeberrima Invernizio ma semplicemente come madama Quinterno, moglie irreprensibile di uno stimato colonnello, inizia